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La strada del vino della Teverina

Da Bomarzo a Civitella d'Agliano, passando per Castiglione in Teverina, Lubriano, Civita di Bagnoregio, Celleno e Graffignano

Un tour dedicato al vino e all'arte che attraversa un angolo del Lazio non tanto conosciuto. La Strada del Vino della Teverina si forma dall'unione di sette comuni di piccole dimensioni che sostengono una proposta turistica unitaria intorno alla produzione dei vini Doc e Igtdell'Alto Lazio, intorno alla Valle del Tevere. Il territorio conserva tracce importanti del suo passato, dalle origini etrusche al periodo medioevale e più recente. Lasciatevi, quindi, il tempo per assaporare i vini della zona fermandovi nei luoghi che hanno fondato la Strada del Vino della Teverina.
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immagine della tappa a Bomarzo

Immagine di Bomarzo Il centro storico di Bomarzo vi stupirà per l'estrema bellezza e la posizione arroccata, dominante sulla valle. La struttura medioevale del borgo è qui perfettamente conservata. Di notevole interesse anche la Chiesa di Santa Maria Assunta dove si conservano le spoglie del patrono di Bomarzo, S. Anselmo.
Il luogo più celebre di Bomarzo è senza dubbio il Parco dei Mostri, progettato da Pirro Ligorio per volere di Pier Francesco Orsini nel XVI secolo, in onore della moglie defunta. Il parco è un incredibile percorso attraverso alberi, piante e rocce dalle quali sembrano emergere enormi e grottesche figure mitologiche. Affascinante per gli adulti, è un luogo che appassiona anche i più piccoli.
Uscite da Bomarzo e prendete la SP20. Girate a sinistra sulla SP19 dopo 3 Km. Girate a destra sulla SP5 dopo 14 Km. Prendete a sinistra la SP136 dopo aver percorso altri 4 Km. Entrate in Castiglione in Teverina.

immagine della tappa b Castiglione in Teverina

Immagine di Castiglione in Teverina Castiglione in Teverina è un tradizionale paese a circa 40 Km da Viterbo. In alto potrete ammirare la bella Rocca, che offre un'eccezionale vista sul territorio circostante. Interessante è la piccola Chiesa della Madonna delle Nevi, poco fuori il paese, risalente al 1500. Secondo la tradizione, gli abitanti della zona si recavano in questa chiesa per chiedere alla Madonna di colpire i nemici con “disgrazie”.
Uscite dal paese e riprendete la SP5. Dopo 2,5 Km prendete a sinistra la SP55 e percorretela per circa 7,5 Km fino a Lubriano.

immagine della tappa c Lubriano

Immagine di Lubriano Quasi al confine con l'Umbria, Lubriano è un paese circondato dal verde della valle tiberina, ubicato sulla cima di uno sperone roccioso. Dalla centrale Piazza San Giovanni Battista si può ammirare un bel panorama che abbraccia anche il borgo di Civita di Bagnoregio. Qui si trova anche la Chiesa di San Giovanni Battista, risalente al IX secolo, ma ricostruita in più riprese, e il Palazzo Monaldeschi in stile barocco. Si possono ammirare anche i resti della Torre Monaldeschi, distrutta come molti altri edifici da un terremoto. Addentratevi liberamente nelle stradine, apprezzandone l'atmosfera quasi senza tempo. Si consiglia di visitare il quartiere medioevale dello Scenditoio.
Uscite da Lubriano e prendete la SP55. Girate a sinistra dopo 1 Km per la SP6. Dopo circa 2 Km arriverete a Bagnoregio.

immagine della tappa d Civita di Bagnoregio

Immagine di Civita di Bagnoregio

Il tour inizia da Civita di Bagnoregio, a circa 110 Km da Roma. Dalla capitale si raggiunge attraverso la A1, poi uscendo a Orvieto e Castiglione Teverina e seguendo i cartelli per lasciare l'automobile nei parcheggi indicati. Il nome elegante di questo centro, tra i Borghi più belli d’Italia, ha origine longobarda e significa “bagno dei re”. Ideale per un'escursione romantica, Civita di Bagnoregio si trova sopra un'altura (creata dall'erosione di due torrenti). Il borgo, soggetto al rischio di crollare per l'azione delle acque alla base, appare oggi quasi disabitato e nello stesso tempo fortemente suggestivo. Si può iniziare la visita dalla zona di Bagnoregio, dove si trovano la Chiesa di Sant'Agostino e la Cattedrale di San Nicola e il palazzo comunale. Dal Belvedere potrete ammirare il territorio circostante e il profilo pittoresco e quasi spettrale del borgo.

Per accedere alla “Civita” è necessario percorrere un ponte pedonale lungo 300 metri. Da qui, passando per la porta antica vi immergerete in un altro tempo. La prima via che percorrerete è Via Santa Maria che arriva alla Piazza centrale, dove si trova la Chiesa romanica di San Donato. Nelle viuzze che partono da qui, si possono ammirare le facciate di diversi palazzi rinascimentali. Potreste decidere di fermarvi qui per una pausa enogastronomica, è l'occasione per provare i vini della zona e il piatto del borgo: le fettuccine al ragù d'interiora di pollo.
Nella zona orientale del Belvedere, si trova la grotta di San Bonaventura che secondo la tradizione avrebbe ospitato il filosofo adolescente ammalato. La guarigione sarebbe avvenuta dopo l'invocazione dell'intervento di San Francesco d'Assisi da parte della madre. Uscite da Civita di Bagnoregio prendendo la SP6, prendete al bivio la strada per Celleno.

immagine della tappa c Celleno

Immagine di Celleno Fortemente suggestivo anche il borgo antico di Celleno, ormai praticamente disabitato, perché in condizioni precarie di conservazione dovute soprattutto all'erosione e ai terremoti. In cima ad una collina si vedono i resti delle case in tufo e la sagoma del Castello ancora miracolosamente conservato. Uscite da Celleno e proseguite sulla SP5, prendete l'uscita per Graffignano.

immagine della tappa d Graffignano

Immagine di Graffignano Il paese si trova in posizione strategica sulla Valle Tiberina, circondato da bellissimi boschi. Le strutture più antiche sono quelle del borgo, sulla sommità di un'altura, dove ancora oggi può ammirarsi il Castello Baglioni (XIII secolo) e una serie di case, chiese, viuzze che lo circondano formando il borgo qui chiamato “Di Dentro”. Uscite da Graffignano, prendete la SP5 fino all'uscita per Civitella d'Agliano.

immagine della tappa e Civitella d'Agliano

Immagine di Civitella d'Agliano Il castello che si ammira in alto nel centro storico di Civitella d'Agliano fu creato probabilmente dai conti di Bagnoregio (XI secolo). Più tardi la struttura ha preso il nome dei discendenti, divenuti Monaldeschi. Tutto intorno si può passeggiare per le stradine medioevali, racchiuse ancora dalle mura ben conservate e fiancheggiate dalle case in tufo locale. Anche la Parrocchiale di S. Pietro e S. Callisto, eretta originariamente tra i secoli XII e XIII, è di un certo interesse.

immagine della tappa f Montefiascone

Immagine di Montefiascone

Prima di rientrare, perchè non fare una pausa a Montefiascone per degustare all'interno del borgo i piatti tipici della Tuscia, accompagnati da un bicchiere dell'ottimo Est!Est!!Est!!!, il vino DOC di Montefiascone

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